La spaziatura extra-larga fra le lettere migliora la lettura nella dislessia
Nonostante le cause della dislessia siano ancora oggetto di ampio dibattito, tutti i ricercatori sono concordi sul fatto che la principale sfida sia quella di trovare un modo che consenta a un bambino con dislessia di leggere più parole in meno tempo, perché leggere di più è indiscutibilmente il miglior intervento per la dislessia.
In questo studio viene dimostrato come la semplice manipolazione dello spazio fra le lettere abbia sostanzialmente migliorato le performance di lettura estemporanea (senza alcun allenamento) in un ampio gruppo non selezionato di bambini italiani e francesi.
La spaziatura extra-larga aiuta la lettura in quanto i dislessici soffrono spesso di “sovraffollamento“, un fenomeno percettivo con effetti dannosi sul riconoscimento delle lettere che è sensibile alla spaziatura fra i caratteri.
La spaziatura extra-larga fra i caratteri può aiutare a rompere il circolo vizioso rendendo il materiale di lettura più facilmente accessibile.
Gli Autori hanno trovato effetti identici nella lettura in lingua italiana, un sistema di scrittura semplice con una corrispondenza uno a uno fra lettera e suono, e in lingua francese, un sistema di scrittura poco trasparente, simile a quello inglese. I risultati sono coerenti con l’ipotesi che la manipolazione della spaziatura influenzi il processo di identificazione delle lettere, che si assume essere identico nei differenti idiomi alfabetici.
Sviluppare un sistema nervoso specializzato per il riconoscimento visivo delle parole significa essere in grado di mettere in campo un’analisi puntuale che consenta di gestire l’identificazione parallela ed indipendente delle lettere nella situazione di estremo affollamento delle parole stampate. Se nei bambini dislessici l’analisi puntuale fallisce, per loro la loro spaziatura ottimale fra le lettere aumenta in confronto a quella sufficiente per i lettori normali. Gli effetti benefici della spaziatura extra-larga possono essere legati anche ad al fatto che i bambini dislessici potrebbero avere un’attenzione visuo-spaziale debole. L’attenzione spaziale, infatti, diminuisce il fenomeno dell’affollamento aumentando l’accuratezza dell’identificazione o diminuendo le dimensioni della spaziatura critica.
Extra-large letter spacing improves reading in dyslexia
Zorzi, M.; Barbiero, C.; Facoetti, A.; Lonciari, I.; Carrozzi, M.; Montico, M.; Bravar, L.; George, F.; Pech-Georgel, C.; Ziegler, J. C. Proc Natl Acad Sci USA. 2012 Jul 10;109(28):11455-9.
Abstract. Although the causes of dyslexia are still debated, all researchers agree that the main challenge is to find ways that allow a child with dyslexia to read more words in less time, because reading more is undisputedly the most efficient intervention for dyslexia. Sophisticated training programs exist, but they typically target the component skills of reading, such as phonological awareness. After the component skills have improved, the main challenge remains (that is, reading deficits must be treated by reading more-a vicious circle for a dyslexic child). Here, we show that a simple manipulation of letter spacing substantially improved text reading performance on the fly (without any training) in a large, unselected sample of Italian and French dyslexic children. Extra-large letter spacing helps reading, because dyslexics are abnormally affected by crowding, a perceptual phenomenon with detrimental effects on letter recognition that is modulated by the spacing between letters. Extra-large letter spacing may help to break the vicious circle by rendering the reading material more easily accessible.