Interazioni del Maternese [Motherese o Baby Talk]: all’incrocio fra emozioni e cognizioni – una review sistematica
In questa review vengono prese in considerazione le caratteristiche del maternese in termini fonologici e linguistici. Emerge immediatamente come la prosodia sia un aspetto cruciale per la comunicazione affettiva e delle intenzioni in modalità non verbale.
Diversi studi dimostrano il manifestarsi di variazioni del maternese in relazione alla lingua, all’età e al sesso del neonato, alla reattività, alle abilità e alla vocalizzazione dello stesso. Gli Autori si concentrano sugli effetti del maternese sul neonato.
A livello psico-fisiologico riscontrano una diminuzione della frequenza cardiaca fetale in bambini di 9 mesi che ascoltavano l’IDS [Infant Direct Speech – linguaggio indirizzato al neonato]. Inoltre gli Autori hanno dimostrato che il segnale EEG delle regioni frontali è direttamente correlato con l’intensità affettiva dell’IDS. Ancora, bambini di 3-4 mesi crescono più rapidamente se chi li accudisce parla un’IDS di alto livello qualitativamente e quantitativamente. Quest’ultimo risultato, sottolineano gli Autori, potrebbe essere stato influenzato da altri fattori fisiologici, ma merita senz’altro di essere approfondito.
Altro dato che emerge è che facendo ascoltare ai neonati durante il sonno l’IDS rispetto ad un linguagguio indirizzato agli adulti, il flusso sanguigno cerebrale frontale aumenta maggiormente.
Per quanto concerne gli aspetti acustici dell’IDS sembra esservi una preferenza per la formante (f0) rispetto ai caratteri dell’ampiezza o della durata. Questo dato è coerente con un altro studio analizzato nella review in cui emerge come i bambini preferiscano melodie cantate con voce acuta. Anche i neonati sordi sembrano mostrare una migliore responsività attentiva ed affettiva al canto indirizzato ai bambini piuttosto che indirizzato agli adulti.
La review prosegue poi analizzando tutti i dettagli linguistici del maternese nella loro funzione di facilitare l’attenzione e l’apprendimento del bambino, nella discriminazione delle vocali, nella categorizzazione vocale, nella segmentazione del linguaggio, nel riconoscimento delle parole e nell’acquisizione sintattica.
Il tutto viene integrato in un quadro più ampio secondo il quale gli aspetti melodici del linguaggio materno diretto al neonato potrebbero essere un tratto rilevante selezionato dalla selezione naturale, un tratto che si inserisce nel campo più ampio della comunicazione umana e non.
In estrema sintesi, il linguaggio indirizzato al bambino (maternese) oltre all’acquisizione del linguaggio, influenza significativamente lo sviluppo emozionale e cognitivo del bambino.
Motherese in Interaction: At the Cross-Road of Emotion and Cognition? (A Systematic Review).
Saint-Georges C, Chetouani M, Cassel R, Apicella F, Mahdhaoui A, et al. (2013) PLoS ONE 8(10): e78103. doi:10.1371/journal.pone.0078103
Abstract. Various aspects of motherese also known as infant-directed speech (IDS) have been studied for many years. As it is a widespread phenomenon, it is suspected to play some important roles in infant development. Therefore, our purpose was to provide an update of the evidence accumulated by reviewing all of the empirical or experimental studies that have been published since 1966 on IDS driving factors and impacts. Two databases were screened and 144 relevant studies were retained. General linguistic and prosodic characteristics of IDS were found in a variety of
languages, and IDS was not restricted to mothers. IDS varied with factors associated with the caregiver (e.g., cultural, psychological and physiological) and the infant (e.g., reactivity and interactive feedback). IDS promoted infants’ affect, attention and language learning. Cognitive aspects of IDS have been widely studied whereas affective ones still need to be developed. However, during interactions, the following two observations were notable: (1) IDS prosody reflects emotional charges and meets infants’ preferences, and (2) mother-infant contingency and synchrony
are crucial for IDS production and prolongation. Thus, IDS is part of an interactive loop that may play an important role in infants’ cognitive and social development.
Riassunto. Da diversi anni vengono studiati vari aspetti del maternese, conosciuto anche come infant-directed speech (IDS) [linguaggio indirizzato al neonato]. Essendo un fenomeno esteso, si sospetta che rivesta un ruolo importante nello sviluppo infantile. Perciò, il nostro intento è quello di fornire un aggiornamento delle evidenze che emergono dall’analisi di tutti gli studi empirici o sperimentali pubblicati dal 1966 sull’IDS. Sono stati indagati due database da cui sono stati estratti 144 studi. Sono stati trovati studi in diverse lingue sulle caratteristiche linguistiche e prosodiche dell’IDS, e l’IDS non è stato ristretto alle sole madri. L’IDS varia in relazione a fattori associati al caregiver (per esempio culturali, psicologici e fisiologici) e al bambino (per esempio la reattività e il feedback interattivo). L’IDS promuove l’apprendimento affettivo, attentivo e del linguaggio. Sono stati ampiamente studiati gli aspetti cognitivi dell’IDS mentre quelli affettivi devono ancora essere sviluppati. In ogni caso, durante le interazioni, sono emerse due osservazioni rilevanti: (1) la prosodia dell’IDS riflette il carico emotivo e soddisfa le preferenze del neonato, e (2) la contingenza e la sincronicità madre-neonato sono cruciali per la produzione e il mantenimento dell’IDS. Perciò, l’IDS è parte di un circolo interattivo che potrebbe avere un ruolo importante nello sviluppo sociale e cognitivo del bambino.