Funzione somatosensoriale nella percezione del linguaggio

Segnali somatosensoriali provenienti dalla pelle della faccia e dai muscoli del tratto vocale forniscono una ricca fonte di input sensoriale per la produzione del linguaggio. In questo articolo viene dimostrato che il sistema somatosensriale è coinvolto anche nella produzione del linguaggio. È stata utilizzata un’apparecchiatura robotizzata per creare pattern di deformazioni facciali che normalmente accompagnano la produzione verbale. Gli Autori hanno riscontrato che stirando la pelle della faccia mentre una persona ascolta delle parole, viene influenzato il suono percepito. Questa variazione percettiva sistematica è stata osservata in associazione a pattern di stiramento della pelle assimilabili a quelli che si mettono in atto nella produzione dei medesimi vocaboli. Il ché indica che gli input somatosensoriali influenzano il processamento neurale dei suoni del linguaggio e dimostra il coinvolgimento del sistema somatosensoriale nella processazione percettiva del linguaggio.

A ulteriore conferma dallo studio emerge che la percezione di suoni del linguaggio è modificata dalla trazione della pelle del viso ma solo in relazione a ben precisi pattern di deformazione. È inoltre dipendente dal tempo di trazione: nel senso che le variazioni percettive sono riscontrabili soltanto quando la trazione della pelle dura un intervallo di tempo paragonabile al quello impiegato nella normale produzione delle parole oggetto di esperimento.

Precedenti studi di stimolazione magnetica transcraniale avevano già dimostrato il coinvolgimento della corteccia motoria  e premotoria nel processamento neurale del linguaggio, in accordo con la teoria motoria della percezione del linguaggio. I risultati forniti in quest’articolo da Ito fanno un ulteriore passo avanti dimostrando che la percezione del linguaggio è correlata non solo alle aree corticali motorie coinvolte nella produzione del linguaggio ma che è influenzata in modo determinante anche dagli input somatosensoriali che normalmente si hanno nella produzione del linguaggio.

I risultati, oltre a essere coerenti con la teoria motoria della percezione del linguaggio, ipotizzano che gli input somatosensoriali possano influenzare la processazione uditiva in modo più diretto. Diversi studi hanno dimostrato legami bidirezionali fra le cortecce somatosensoriali e quelle uditive. Per la verità, l’attività dovuta a stimoli somatosensoriali è stata osservata in una regione della corteccia uditiva umana che viene tradizionalmente considerata unisensoriale. È perciò possibile che gli effetti percettivi osservati provengano da un livello sottocorticale, in particolare il collicolo superiore, che è considerato il sito elettivo dell’integrazione multisensoriale, compresa quella uditivo-somatosensoriale.

Somatosensory function in speech perception
Ito T, Tiede M, Ostry DJ. Proc Natl Acad Sci U S A. 2009 Jan 27;106(4):1245-8.

Abstract. Somatosensory signals from the facial skin and muscles of the vocal tract provide a rich source of sensory input in speech production. We show here that the somatosensory system is also involved in the perception of speech. We use a robotic device to create patterns of facial skin deformation that would normally accompany speech production. We find that when we stretch the facial skin while people listen to words, it alters the sounds they hear. The systematic perceptual variation we observe in conjunction with speech-like patterns of skin stretch indicates that somatosensory inputs affect the neural processing of speech sounds and shows the involvement of the somatosensory system in the perceptual processing in speech.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.