Vestibolo

Gli organi sensoriali del sistema vestibolare sono rappresentati dall’UTRICOLO, dal SACCULO e dai tre CANALI SEMICIRCOLARI e sono specificamente deputati a percepire la gravità, la posizione del capo rispetto ad essa e le accelerazioni lineari ed angolari che il capo subisce. All’interno di ognuna di queste 5 centraline di rilevamento si trova una zona di cellule sensoriali – cellule ciliate -, che, attraverso le fibre della componente vestibolare dell’VIII nervo cranico, inviano le informazioni che ricevono dal corpo ai centri superiori.

Tali informazioni sono fondamentali per sviluppare un controllo posturale in grado non solo di mantenere la corretta stazione eretta ma anche di garantire la stabilizzazione dell’immagine sulla retina e l’equilibrio sia in condizioni statiche che dinamiche.

Il labirinto membranoso é fissato, alle pareti del labirinto osseo. Lo spazio tra labirinto osseo e labirinto membranoso è ripieno di una soluzione salina, la perilinfa, la cui composizione é simile a quella dei liquidi extracellulari (ricca in Na+, povera in K+ e relativamente ricca in Ca++ ). All’interno del labirinto membranoso, invece, é presente l’endolinfa la cui composizione è simile a quella dei liquidi intracellulari (alta concentrazione di K+, bassa di Na+ e molto bassa di Ca++).

I canali semicircolari sono disposti su tre piani approssimativamente perpendicolari tra loro: il canale anteriore é posto sul piano frontale, quello posteriore nel piano anteroposteriore o sagittale ed il canale orizzontale sul piano orizzontale o trasversale.
Quando il capo è soggetto ad una accelerazione rotazionale, l’endolinfa all’interno del canale tende, per inerzia, a rimanere immobile e quindi ad esercitare pressione sulla cupola che invece è trascinata, assieme al canale, solidalmente col capo. Ciò provoca la flessione della cupola e quindi delle ciglia delle cellule sensoriali in essa contenute. Il sistema dei canali semicircolari quindi si comporta come un vero e proprio accelerometro e la sensibilità dei canali semicircolari nel percepire le accelerazioni angolari è inoltre fortemente aumentata dalla disposizione dei canali stessi nella teca cranica: quando viene stimolata la parte destra, quella corrispondente sinistra è contestualmente inibita e viceversa. Vengono così percepite accelerazioni estremamente tenui.

Stesso discorso vale per le accelerazioni lineari che sono percepite dagli organi otolitici, organi in cui le cellule sensoriali sono raggruppate in zone specifiche, dette macule. La disposizione spaziale degli organi otolitici fa sì che l’utricolo sia maggiormente sensibile alle accelerazioni che avvengono nel piano orizzontale mentre il sacculo a quelle che avvengono nel piano verticale.
A livello delle macule, le ciglia delle cellule ciliate sono immerse in una sottile lamina gelatinosa detta membrana otolitica. Appoggiati su tale membrana vi sono gli otoliti, e cioè piccoli sassolini di carbonato di calcio. A causa di questi sassolini, la densità, e quindi il peso, della membrana otolitica è maggiore di quello dell’endolinfa circostante. Ciò crea un sistema inerziale in grado di monitorare sia la gravità che le accelerazioni lineari del capo.
Poiché anche questi recettori sono dotati di attività spontanea che viene modulata, aumentata o diminuita, dalla flessione delle ciglia, anche gli organi otolitici sono in grado di “capire” la direzione secondo cui viene applicato lo stimolo meccanico (in altre parole di capire se si tratta di una accelerazione o di una decelerazione).
Il complesso canali semicircolari – organi otolitici forma quindi un sistema in grado di percepire qualsiasi accelerazione (lineare, angolare, torsionale, ecc.) a cui viene sottoposto il capo.
Queste informazioni vengono poi utilizzate dal SNC per innescare una serie di riflessi intesi, da un lato, a stabilizzare l’immagine sulla retina (il riflesso vestibulo-oculomotore), e dall’altro, mediante riflessi stato-tonici e stato-cinetici, a garantire l’equilibrio sia in condizioni statiche che dinamiche.
E’ interessante notare che se, per qualche ragione, avvengono rapide ed improvvise variazioni dell’attività spontanea di uno qualunque dei canali semicircolari o degli organi otolitici, la sensazione che noi avvertiremo sarà quella di subire una rotazione nel piano del canale interessato o, nel caso di un organo otolitico, una sensazione di instabilità.
Variazioni dell’attività spontanea degli organi labirintici provocano pertanto turbe più o meno complesse dell’equilibrio che possono andare da modeste sensazioni di instabilità fino a violentissimi attacchi di vertigine.