Linguaggio

“L’applicazione di questa terapia mi ha fatto comprendere meglio che cosa è il bisogno di comunicare che, a mio parere, sta all’origine del linguaggio. Esso nasce innanzitutto dal desiderio di non interrompere (o eventualmente di riallacciare) la relazione sonora stabilita con la madre nel corso della vita prenatale.
In altri termini, chi viene al mondo é indotto a prendere coscienza che l’utero si é dilatato per divenire l’universo. In un certo senso, non si abbandona mai il ventre della propria madre: si danno solamente, all’ambiente materno, altre dimensioni. Le pareti uterine cominceranno ad ingrandirsi fino alle dimensioni della culla, della camera, dell’universo familiare, della patria, della terra, del cosmo, e così via.
Il montaggio di suoni filtrati e il parto sonoro hanno esteso considerevolmente i miei confini intellettuali e, più generalmente umani.
Il fatto di poter assistere “dal vivo” alla genesi del linguaggio mi ha portato ad uno studio approfondito dei disturbi della comunicazione, della personalità e, di conseguenza, della psicopatologia, la quale mi ha portato alla psicologia, che mi ha aperto le porte della filosofia. In questo modo sono uscito dai confini della mia specializzazione originale, di otorinolaringoiatra e di chirurgo, più di quanto non avessi mai fatto prima di allora.” (Da “L’orecchio e la vita” A.A.Tomatis)