Orecchio Elettronico

L’orecchio elettronico è un complesso elettronico che ha per scopo quello di aiutare l’orecchio ad acquisire la sua funzione di ascolto, di controllo e di indicatore della lateralità. Permette di creare un condizionamento che obbliga l’orecchio ad acquisire la sua postura di ascolto per mezzo della tensione timpanica grazie ad una regolazione dei due muscoli della cassa del timpano, il muscolo del martello e della staffa che assicurano con il loro gioco di adattamento di impedenza, il passaggio del suono all’orecchio interno, luogo dove avviene l’analisi a livello del primo relais cellulare di decodifica del codice verbale” (A.A.Tomatis Educazione e dislessia)

L’orecchio elettronico è il dispositivo inventato dal dr. Tomatis grazie al quale la musica, che viene fatta passare attraverso di esso, acquisisce le caratteristiche che consentono di intervenire sull’ascolto, liberandolo.

La musica che viene impiegata ha delle caratteristiche particolari in relazione alla ricchezza di armoniche e al continuo passaggio da un registro grave ad uno acuto e viceversa. Inizialmente venivano utilizzati nastri per registratori Revox, ora vengono usati supporti digitali di altissima qualità.

Le fonti sonore utilizzate generalmente sono la musica di Mozart – prevalentemente i concerti per archi e le opere scritte nella prima parte della sua vita-; i canti gregoriani dell’abbazia di Solemnes e la voce materna, trasformata in modo da conferirle le stesse caratteristiche di quando il feto la sentiva nella pancia della propria madre.

La fonte sonora, una volta entrata nell’orecchio elettronico viene separata in due canali, uno aereo, destinato agli auricolari della cuffia, ed uno osseo, destinato al trasduttore osseo posto sull’archetto della cuffia. Quindi, un doppio filtro Baxandall provvede ad amplificare i suoni gravi quando la partitura musicale contiene soprattutto suoni gravi e, viceversa amplifica i suoni acuti quando la musica in ingresso ne è ricca. A questo effetto di amplificazione viene imposto un ritardo modificabile, sia nella conduzione aerea sia in quella ossea, in modo che il segnale in uscita arrivi prima al trasduttore osseo e solo dopo qualche millisecondo agli auricolari. Infine, viene regolato il volume all’auricolare destro rispetto al sinistro in modo da ottenere lo spostamento o il consolidamento della dominanza uditiva all’orecchio destro.

Ne deriva un intenso gioco muscolare a livello dell’orecchio medio e una notevole stimolazione neurale che rende possibile il cambiamento delle abitudini di ascolto e il recupero della piena potenzialità dell’individuo.

L’orecchio elettronico in sintesi comprende:

FILTRI: regolati in maniera che l’informazione sia modellata all’interno della banda passante specifica dell’orecchio che ascolta, apprende, si concentra e memorizza con facilità..

BASCULA: permette all’orecchio di mettersi spontaneamente e automaticamente all’ascolto della sorgente sonora, stabilendo un condizionamento dei muscoli dell’orecchio medio, mediante il passaggio successivo del flusso sonoro da un canale che assicura il rilassamento di questi muscoli ad un altro canale che corrisponde alla “messa in ascolto”. Questa micro ginnastica dà origine ad un allenamento della muscolatura dell’orecchio che consentirà una decodifica spontanea e fedele dei suoni percepiti. In altri termini, l’orecchio acquisisce o ritrova la sua funzione di ascolto e, di conseguenza, la comprensione degli altri e l’espressione del proprio sè.

EQUILIBRIO: per preparare l’orecchio destro a divenire direttore ne viene fatto prevalere l’ascolto, così da garantire che l’emotività non abbia il sopravvento e le manifestazioni dello stress non la facciano da padrone.